In tempi di pandemia, molti attori del settore food hanno capito quanto sia importante la comunicazione. Per mantenere viva la propria attività comunicare attraverso il digitale è diventato fondamentale ma spesso, una nota dolente, resta la comunicazione della qualità. In base a diversi dati raccolti da RuralHack nelle sue ricerche a contatto con produttori e ristoratori, far passare il proprio prodotto come un prodotto di qualità ovvero che porta con sé quel valore aggiunto dato da caratteristiche più o meno oggettive non è sempre semplice. Con alcuni food influencer, in questa nuova puntata di FoodHacker dal #foodporn al #foodlove – Cibo, dati e influencer nell’epoca della pandemia, con Sonia Peronaci, Luciano Pignataro, Flavia Corrado, e Karen Phillips, abbiamo provato a capire cosa significa per loro qualità alimentare e come viene comunicata attraverso i social network e la rete.
FoodHacker è un format realizzato da RuralHack nei programmi di ricerca/azione portati avanti con il Dipartimenti di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in partnership con AgriFood Today, Museo Vivente della Dieta Mediterranea, Identità Insorgenti, La Nuova Ecologia, Osservatorio Giovani e con il supporto di Europa Today, Napoli Today, Societing4.0 e PIDMed. Un progetto reso possibile grazie al fondamentale supporto, in particolare, degli studenti del corso di Comunicazione, Marketing e Pubblicità del Prof. Alex Giordano, già direttore scientifico di RuralHack, il corso di Comunicazione d’impresa della Prof.ssa Giustina Orientale Caputo e il corso di Teorie e Tecniche della Comunicazione del Prof. Lello Savonardo.
Un primo “esperimento” che non intende fermarsi qui e che continuerà ad indagare le relazioni tra food e digitale con il coinvolgimento di altri protagonisti del settore e della rete, aprendo un invito a chiunque voglia dare un contributo sul tema (per questo potete scrivere a info@ruralhack.org).